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CIRCOSCRIZIONE ANTI-TRANSGENICA

Il testo dell'O. d. G. approvato all'unanimità in XI Circoscrizione

CONSIDERATO

che l'utilizzo nell'agricoltura mondiale delle varietà ibride ad alto rendimento ha causato l'abbandono ed in alcuni casi la scomparsa degli ecotipi locali meglio adattati all'ambiente e più resistenti alle fitopatie;

che tali cambiamenti comportano una ristrutturazione del settore produttivo agricolo con gravi scompensi socio economici, in particolare a carico dei piccoli produttori agricoli;

che tale situazione ha portato all'uniformità genetica di queste culture con una pericolosa dipendenza per tutte le filiere produttive nei confronti di pochi detentori di brevetti;

che i produttori agricoli sono costretti a poche e costose alternative produttive, con la conseguenza di un'ulteriore compressione dei prezzi dei prodotti agricoli ed un aumento, divenuto vieppiù insostenibile, dei costi di produzione degli stessi;

che la richiesta dei consumatori viene pilotata sempre più verso prodotti solo in apparenza  diversificati ,ma in realtà uniformati ad uno standard produttivo massificato e di bassa qualità , in aperto contrasto con l'affermazione di una produzione e un commercio di alimenti naturali, biologicamente sicuri e di alta qualità.

TENUTO CONTO

Che, per i motivi sopra citati si è arrivati ad una situazione in cui l'alimentazione umana si basa su di un numero ristrettissimo di varietà alimentari;

che ciò comporta l'aumento dei rischi derivanti da malattie, nonché la tendenza all'aumento esponenziale dei rischi di crisi di mercato a livello complessivo;

che le imprese multinazionali hanno esteso le proprie strutture di ricerca, produzione e commercializzazione, fino a raggiungere le attuali posizioni di dominio e controllo nel comparto delle biotecnologie e in quello della produzione delle sementi, come più volte sottolineato con preoccupazione dalla stessa C.E.E.;

che la stessa F.A.O. da molti anni ha constatato la tendenza al rapido aumento di Paesi che perdevano la loro autosufficienza alimentare;

che l'uso di composti agrochimici ha alterato gli ecosistemi relativi alla fauna e alla flora;

che nessuno studio effettuato sino ad oggi può garantire quale sia l'impatto ambientale  e sanitario di un O.G.M.

che anche la C.E.E.  a riguardo sta assumendo , sotto il profilo normativo, una posizione di massima cautela che sono pendenti alcuni ricorsi di Stati membri della C.E.E., rispetto alla normativa emanata ed alle autorizzazioni concesse per la commercializzazione e la produzione dei prodotti transgenici;

che il Comune di Roma sta attuando una politica di salvaguardia del territorio e delle produzioni in esso presenti e che la diffusione di prodotti transgenici metterebbe in grave rischio tale politica e causando, altresì, gravi problemi socio economici sia ai piccoli produttori presenti sul territorio, sia alle grandi aree naturali.

IL CONSIGLIO CIRCOSCRIZIONALE IMPEGNA IL PRESIDENTE E I CONSIGLIERI TUTTI

ad impedire che sul territorio della circoscrizione vengano coltivati e commercializzati organismi geneticamente modificati;

ad impegnarsi nella tutela del consumatore, avviando un processo di conoscenza e di identificazione degli alimenti interessati da tecnologie transgeniche individuando, allo scopo, gli strumenti necessari a far si che sia possibile conoscere la reale provenienza dei prodotti contenenti gli O.G.M.;

a creare un tavolo di intesa con le industrie ed i commercianti del settore alimentare al fine di valorizzare le possibilità alternative che si creano sul mercato dei prodotti biologici , naturali e locali;

a richiedere al Governo Italiano di impegnarsi per la moratoria sui prodotti transgenici e per una valorizzazione dei prodotti locali e dei prodotti naturali;

a richiedere alla C.E.E. che la P.A.C. europea sia caratterizzata da una valorizzazione della qualità dei prodotti non modificati geneticamente, sviluppando la ricerca sul patrimonio naturale esistente in Europa.

a promuovere all'interno dei luoghi formativi presenti nel territorio ( scuole , università ecc.) politiche di  una informazione sulla materia che sia indipendente dagli interessi economici ad essa sottesi a porre la circoscrizione come organo di controllo sugli istituti che hanno avviato o  che intendono avviare ricerche nel ramo delle biotecnologie all'interno del suo territorio

a promuovere iniziative pubbliche di informazione e dibattito sulle tematiche connesse all'uso delle biotecnologie

ad impegnarsi affinché questa circoscrizione si faccia promotrice, anche verso le altre circoscrizioni e verso il comune della campagna promossa da Greenpeace a dalle altre organizzazioni ed associazioni ambientaliste sui comuni e le regioni antitransgeniche

a promuovere un commercio che sia realmente equo e solidale 

a definire , infine , questa circoscrizione come "circoscrizione antitransgenica ".

Roma 22/6/2000
Il Consigliere Luciano Ummarino

WWF  E ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (ogm)

 

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1999 WWF Gruppo Attivo Roma XI